Cascate ponti e confini | Giorno 25














Siamo a Muradiye Selalesi.

Si è dormito benissimo anche se il parcheggio dall'altro lato del fiume avrebbe forse offerto lo stesso comfort gratis, invece qui ci hanno chiesto 150 lire turche, ma è anche vero che ci hanno offerto acqua, carico e scarico, bagni e sicurezza notturna.

Ci alziamo ed apriamo le tende, l'aria è piacevolmente frizzante alle 8 del mattino, ma fuori vedo volare pioppi in ogni direzione e so già come andrà la giornata per me che sono allergica.

Il cielo è sereno e siamo quasi da soli ad attraversare il ponte tibetano di legno che dondola come una culla.

Ci attardiamo a fare parecchi video perché è davvero spettacolare la vista da qui.

Anche proseguendo sull'altra sponda ci sono vari punti panoramici costruiti con dei balconcini di legno dai quali osservare la cascata di circa 20 metri che fa questo affluente del lago di Van.

Intorno a questa meraviglia della natura ci sono zone picnic e vari bar e ristoranti.

Scendiamo fino ai piedi della cascate, camminiamo poche centinaia di metri dentro la vegetazione che costeggia il fiume, trovando un'altra cascata con lago annesso, ma non immaginatevi luoghi idilliaci tipo laguna blu, perché qui di azzurro non c'è nulla; l'acqua è piuttosto marrone e non invita a fare il bagno.

Quando risaliamo incrociamo una famiglia curda che, come tanti, vorrebbe comunicare in turco, ma ci capiamo ugualmente, vogliono una foto con noi. Accettiamo di buon grado e ne chiediamo una anche noi.

La strada che ci porta nel pomeriggio al palazzo Ishak Pasha è immersa in un verdissimo altipiano, passiamo dai 1800 metri agli oltre 2000 e anche la temperatura ne risente.

Purtroppo il palazzo è chiuso proprio il lunedì quindi approfittiamo per lavorare online e attendiamo domani.

A questo punto vi prepariamo una “bonus track” ovvero un piccolo video bonus dopo la fine del video… quindi ci vediamo dopo i titoli di coda! 

Commenti