Il ritorno


Un aereo che parte alle 6 del mattino non è la migliore opzione, ma se è l'unica che hai te la devi far piacere. Il nostro volo EasyJet è un diretto da Malpensa a Larnaca, che vola ogni giorno alla stessa ora e da quanto abbiamo capito è sempre pieno anche se non è estate. Ci accompagna in aeroporto mia mamma verso mezzanotte, non abbiamo voglia di farle fare una levataccia alle 3 di notte per essere lì alle 4, preferiamo dormire accasciati sulle due grosse valigie che ci siamo portati per il ritorno finché non apriranno gli imbarchi. All'andata avevamo solo due bagagli a mano, ma dall'Italia non portiamo solo il nuovissimo passaporto, motivo principale per il quale siamo tornati in patria, ma anche molti oggetti per Bruto, pezzi di ricambio o cose utili per la vita quotidiana, nonché cose per proseguire il viaggio, come la patente internazionale.

Le settimane passate in Italia sono state piene di cose da fare, appuntamenti e visite ad amici e parenti, un tempo troppo breve per godersi qualsiasi cosa, ma abbastanza solo per quello che era programmato.

D'altra parte Bruto deve uscire da Cipro nel giro di una decina di giorni quindi non avremmo potuto prolungare il soggiorno.

Adesso ci troviamo in aeroporto un po' stanchi per l'orario e per le fatiche degli ultimi giorni, ma carichi a mille per poter finalmente tornare a casa nostra, dal nostro Bruto, in un'isola che ci è piaciuta molto e che dobbiamo finire di esplorare.

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