Ciao Cipro, ciao Bruto

 


Ore 8:30 apertura del nostro parcheggio, siamo qui in anticipo e ci apre il cancello il primo ad arrivare, poco dopo di noi.

Lui è Andrea, addetto all'officina, oggi ci accompagna lui in aeroporto, ma prima ci fa parcheggiare giusto di fianco al famoso overlander che avevamo intravisto.

Lasciamo a lui le chiavi per sicurezza, nel caso ce ne fosse bisogno per qualche urgenza, e per accendere il motore ogni tanto, cosa che fa già per l'altro camion.
In pochi minuti siamo al terminal e ci salutiamo come vecchi amici, dicendoci che ci rivedremo al ritorno, scambiando i numeri per avvisare quando sbarcheremo.

Ciao Cipro, andiamo a fare sto benedetto passaporto e torniamo per proseguire questo mega viaggio.

Ciao Bruto, sappiamo che sei in buone mani e ci aspetterai, anche se non abbiamo idea di quanto tempo ci vorrà, ma al nostro ritorno sarai sicuramente prontissimo a ripartire subito perché ci aspetta ancora la parte sud est della Turchia da fare in pochissimi giorni.

Per ora siamo concentrati sulle cose da fare in Italia, l'umore è un po' basso per questo stop forzato, ma siamo allo stesso tempo felici di rivedere le nostre famiglie; sicuramente sarà difficile cambiare le nostre abitudini e la quotidianità del viaggiatore, ma va fatto perché in Italia non abbiamo una casa nostra e saremo ospiti di tutti.

Al ritorno vi racconteremo quanti letti abbiamo cambiato per compiere l'impresa di fare il passaporto in una città diversa dalla nostra, per vedere parenti ed amici, per poterci spostare senza la nostra casa su ruote.

A presto Bruti!

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