Primo giorno in Turchia: Silivri


Buongiorno Turchia!

Il nostro 2024 inizia qui a Silivri, cittadina di 130.000 abitanti che si affaccia sul mar di Marmara, sicuramente piu' vivibile di Istanbul. Infatti il parcheggio di stanotte è stato silenziosissimo e nessuno ci ha disturbato. Decidiamo di sbrigare qui le prime questioni tecniche del nuovo Paese, poichè siamo davvero vicinissimi al centro, tanto da arrivarci a piedi in pochi minuti.

Usciamo in una mattinata grigia che minaccia pioggia ma senza portarci l'ombrello, da bravi ottimisti. Di fianco a Bruto lavorano degli operai che stanno sistemando una grossa pista di pattinaggio sul ghiaccio al coperto. Il primo stop è ad un bancomat, un ATM qualsiasi dove tentiamo di prelevare contanti senza commissioni con la carta Revolut, e ci va subito bene, cosi' teniamo a mente il logo di questa banca per ritrovarlo in futuro.

Poi arriviamo all'incrocio centrale di questa cittá che si snoda tra un fiordo, le strade che lo costeggiano e i ponti che lo attraversano. Quest'area è coloratissima, tra murales e palazzi colorati ognuno in una tonalitá diversa, peccato che le nuvole grigie di oggi non gli rendano pienamente giustizia. Attraversiamo il canale e ci troviamo in un quartiere brulicante di vita e pieno di commerci, perfetto per trovare una buona offerta telefonica.

Avevamo adocchiato i 50 GB della Turkish Telecom ma ci confondiamo di brand e finiamo alla Turk Cell, dove cominciamo a capire che l'inglese non è una prioritá di questo popolo.

Riusciamo ad attivare una SIM con 80 GB e varie promozioni settimanali, per circa 40€ e ce ne andiamo soddisfatti verso il prossimo obiettivo. Inizia a piovigginare ma troviamo subito l'ufficio postale e, sempre a gesti, compriamo la tessera HGS che serve per pagare le autostrade ed alcuni ponti strategici.

In pochi metri c'è anche una farmacia, facendo parte del distretto di Istanbul è il posto piu' adatto per trovare le nostre medicine; non crediate che chi viaggia a tempo indeterminato non abbia problemi di salute, semplicemente bisogna trovare gli stessi principi attivi ma di altre marche, o portarsi una buona scorta nei Paesi dove questi non vi fossero, come ad esempio è stato in Grecia.

Finita anche questa incombenza inizia davvero a piovere forte, Maury propone di prendere un "cai" da qualche parte per spendere poco ed aspettare che smetta.
Il primo bar ci risponde "only restaurant" quindi corriamo sotto un bell'acquazzone finchè un altro locale ci fa accomodare.

Siamo un po' infreddoliti e i primi due te' sono veramente ristoratori, pero' il tempo passa e la gente intorno a noi inizia ad avere sui tavoli dei grandi piatti di cibo, pane fresco e nell'aria c'è odore di spezie e carne. Alle 14:00 questo temporale non accenna ancora a diminuire, percio' ordiniamo il pranzo col traduttore, anche qui nessuno parla inglese e i menu' sono solo in turco.

Il cameriere a gesti mi consiglia delle polpette, unica parola che sapevo giá, per evitare di non sapere cosa mangiare! "Kofte" mi grida, indicando dal menu' quelle "della casa" e fa il segno di ok con la mano, per dire che sono buonissime.
Leggo "Yayik" nelle bevande e ricordo amici albanesi e curdi che parlavano di uno yogurt con un nome simile, e lo ordino. Arriva una tazza di questo yogurt liquido, acidino e salato buonissimo, che non smetterei di bere, il cameriere mi fa vedere una specie di fontanella infinita da dove esce questo yogurt ma non mi avventuro a prenderne di piu'.
Il pranzo è delizioso e i prezzi sono modici, anche se il menu di 2 anni fa indicava prezzi dieci volte piu' bassi. Inutile il tentativo di conversazione di Maury col cameriere per capire come va l'inflazione qui...

Torniamo al camper veramente soddisfatti e passiamo il pomeriggio a pianificare come muoverci l'indomani, ci serve il gasolio, la spesa e un parcheggio ad Istanbul. Siamo pronti!





Commenti

  1. "Ayran" è la bevanda di yogurt e sale, dà dipendenza (è buonissima) e si usa ad ogni pasto, la vendono in bric ed anche in bidoncini da 2 litri (nei super).buon viaggio!!

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