Lavori on the road su Bruto






Ci sono posti dove staresti per mesi, questo è uno di quelli.

Mercoledì scorso, dopo aver fatto acqua in un porto, ma non alla fontana, bensì con la canna che usciva da un piccolo chiosco, abbiamo trovato uno spot su uno sperone roccioso dove c'erano già altri due camper tedeschi, uno dei quali era qui da settimane.

E' una zona molto silenziosa, fatta di strade sterrate e lussuosi hotel, oltre che di grandi ville con cristalli oscurabili e piscine a sfioro.

Dietro questa zona si è sviluppata una piccola cittadina con servizi per i turisti, giochi per bambini, ristoranti e sport acquatici, ma tutto è chiuso in questo momento poiché nessuno vive qui stabilmente.

Per noi è una fortuna poiché c'è un silenzio e una pace che invitano al relax più totale, inoltre non c'è traffico e non diamo fastidio a nessuno.

L'unica cosa negativa è che dobbiamo ricordarci a vicenda di essere in Grecia e non più in Turchia, perché non sentiamo parlare nessuno.

In questi giorni abbiamo esplorato la zona in bicicletta, andando sia verso nord nelle grandi spiagge attrezzate, con fine sabbia dorata e passeggiate con installazioni moderne, che verso sud sulla scogliera frastagliata e quasi tutta crollata che termina con le grotte dei ciclopi, dove la leggenda narra siano vissuti questi esseri mitologici con un solo occhio.

Abbiamo una LIDL a solo 3 chilometri e di fianco a noi una caletta sabbiosa con bagni pubblici e connessione internet offerti dal comune.

Abbiamo anche approfittato della calma per fare dei lavoretti a Bruto, per i quali serve tempo e pazienza, anche solo per tirare fuori tutti gli attrezzi dallo scomodo gavone posteriore.

Nel frattempo siamo riusciti anche a grigliare del pesce, perché l'area in cui siamo è alla fine di una strada sterrata perfetta per i picnic. Non siamo nemmeno gli unici: molte persone del luogo vengono qui a pescare o a passeggiare.

Ieri infatti abbiamo conosciuto il signor Andrea, un sessantatreenne che passava di qui con uno scassato Sukuzi bianco, chiedendo dove fosse il tedesco che aveva conosciuto e col quale parlava da giorni.

E' iniziata una conversazione in inglese, che qui a Cipro tutti parlano molto bene, ma è finita in italiano perché il nostro nuovo amico parla perfettamente bolognese, avendo fatto l’università in Emilia Romagna.

Ci ha spiegato che lui è di qui, di Paralimni, che è poi la vera cittadina dove vive la gente del posto, che è dove troveremo ristoranti e servizi, se ne avessimo bisogno.

Sua moglie invece è di Varosha, è dovuta venire qui nel 1974 quando i Turchi hanno invaso la parte nord dell'isola. Visto che abbiamo da poco visitato la città fantasma, le domande vengono spontanee e lui ci racconta che si ricorda perfettamente quei giorni: aveva 13 anni e non è dovuto scappare ma si capisce dal suo tono che non è stato un bel momento, perché non si sapeva dove si sarebbero fermati gli invasori e alla sua famiglia è, diciamo così, andata bene.

La moglie e molti suoi amici invece, sono tutt'ora proprietari di quelle case vuote che siamo andati a visitare settimana scorsa, ma non gli è permesso riprendersele.

Infatti da allora è intervenuta l'ONU che presidia tutta la linea verde inclusa Varosha, in modo che nessuno ne vanti i diritti.

Abbiamo conosciuto anche un altro signore che era parcheggiato qui di fianco ieri mattina, con due ragazzetti sui 10 anni, tutti intenti a preparare le canne da pesca e l'attrezzatura correlata. Noi tornavamo da un giro in bici e loro erano in un religioso silenzio che hanno rotto salutandoci allegramente appena abbiamo parcheggiato le due ruote.

Pensavamo dormiste, ci dicono, e abbiamo fatto piano. Li ringraziamo tantissimo del gentil pensiero che dimostra in pieno l’ospitalità della gente di qui. Dicevano che i Turchi sono il popolo più gentile ma anche i Greci o in questo caso i Ciprioti, lo sono. Meno male che ogni tanto si trovano belle persone, che fanno sentire benvenuti anche noi che spesso siamo scambiati per dei poverini senza casa e senza soldi, brutti e sporchi, colpa di Bruto che da fuori non esprime tutta la sua potenzialità.

Ad ogni modo Bruto dopo gli interventi di questi giorni è ancora più brutto, con una parte di muso riverniciata di un bianco diverso da prima, ma non importa, gli vogliamo bene lo stesso e domani ci porterà verso nuove avventure.

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