Carnevale e nuove feste

 





Anche oggi qualcuno bussa: stavolta è il parcheggiatore di questo piazzale, ieri sera siamo arrivati tardi e non c'era, oggi ci spiega che dobbiamo metterci in un altro punto del parking, perché a breve sarà tutto pieno e non ci muoveremo più.

Attendono circa 50mila persone oggi in città, oltre agli abitanti s'intende.

Scaricando le biciclette attiriamo l'attenzione di una coppia alla finestra di un palazzo: ci chiedono se stiamo registrando un video per YouTube e vogliono seguirci, quindi gli grido uno spelling del nostro nome, che chiaramente nessuno straniero capisce.

Poi partiamo alla scoperta del centro di Limassol, pedalando verso il porto.

C'è una bella ciclabile come in tante altre città già visitate, che passa tra il mare e grandi giardini pubblici dove alcuni gruppi di ragazzi sono già pronti per un picnic domenicale, con tanto di coperte nei prati.

Vediamo la cattedrale ortodossa, incastonata nelle piccole vie pedonali, poi un castello medievale simile ad un bastione difensivo, basso e tozzo, infine un grande porto pieno di barche di ogni dimensione e locali attigui altrettanto frequentati.

Intanto il cielo si è fatto grigio e come al solito soffriamo delle raffiche di vento freddo che a volte ci sposta le biciclette dalla traiettoria.

E' arrivata l'ora della parata per il carnevale e ci avviciniamo alla via centrale dove ci hanno spiegato che passeranno i carri.

Restiamo un ora o più immersi nell'atmosfera festosa di questi gruppi che sparano stelle filanti sulla folla, sfilando su carri semplici ma colorati, dove le musiche revival la fanno da padrone.

Torniamo al camper quando ormai sta piovendo da mezz'ora e quando ormai siamo abbastanza pieni di coriandoli da poter addobbare Bruto come ultimo carro della sfilata.

Giorno 2

Pensavamo di trovare i nostri amici mattinieri al solito posto, ma a nuotare stamattina ci sono altri gruppi. Non mancano le gentilezze comunque, anche lo sconosciuto di fianco a noi ci saluta e ci invita a sederci nel retro del suo suv, dove ha allestito la postazione caffè con tazze e thermos.

Rifiuto il caffè ma mi faccio spiegare come mai oggi è tutto chiuso, anche la posta che è il motivo per il quale siamo ancora a Limassol.

Scopro così del “green monday” o “clean monday”, una festa ortodossa in cui ci si prepara al periodo di Pasqua purificandosi, tant'è che oggi chi osserva questa pratica non può mangiare quasi nulla, solo verdure, patate, cose bollite e senza olio.

Altra cosa che scopriamo è che questo tranquillo parcheggio oggi accoglie centinaia di auto che vengono a passare qui la giornata. Già dal mattino si susseguono famiglie con bambini e gruppi di ragazzi, quasi tutti con un aquilone da far volare anche per poco tempo, nulla di professionale, anche piccoli e casalinghi vanno bene, l'importante è portare avanti la tradizione.

 

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