La serata di ieri è stata così autentica che facciamo fatica ad andare via oggi, ma dopo aver ricevuto una bella sveglia dal muezzin troppo vicino, nonché dal gallo di questo cortile, siamo pronti per proseguire sulla costa.
Poi partiamo alla volta del monte Chimera.
Altro posto molto misterioso e curioso da visitare, almeno così immagino da quello che ho letto: il Monte Chimera è la zona geografica oggi identificata col nome di Yanartaş, che in turco significa roccia fiammeggiante. Qui, in un'area vasta 5 kmq bruciano dozzine di fiamme ininterrottamente da più di 2500 anni, a causa di giacimenti di metano sottostanti che sfogano in superficie prendendo fuoco spontaneamente.
Per arrivarci parcheggiamo in un grosso piazzale dove non c'è segnale cellulare dicono, poiché la zona è controllata dal governo. Un guardiano ci spiega tutto questo sottovoce, mostrandoci un tesserino della "polis" come se fosse tutta una cosa segreta.
Fatto sta che alla fine arriviamo in cima, i pini si diradano e si apre uno spazio di roccia nuda, nel quale si aprono vari buchi nel terreno molto anneriti, dai quali vediamo sbucare le fiamme di varie dimensioni.
Mentre li abbrustoliamo con attenzione per non farli cadere sul terreno, attiriamo l'attenzione di alcune bambine, con le quali finiamo per condividere la nostra merenda con molto piacere.
Non si può dormire qui, ci ripete il guardiano guardandoci di sottecchi, perché il governo controlla tutto, dice.
Commenti
Posta un commento
Facci sapere cosa ne pensi! Leggiamo tutti i commenti con piacere