Febbraio ci accoglie con una mattinata sottozero: ci sono meno 4 gradi.
Siamo finiti a dormire in una foresta.
Così ci vestiamo e andiamo a fare due passi sulla riva, anch'essa bianchissima ed approfittiamo di questo panorama per fare un volo con il drone. Non ci sono ostacoli ne' persone e godiamo di questo panorama lunare in completo silenzio.
Poi partiamo alla volta del sud, per sfuggire finalmente a questo freddo invernale. Sappiamo che in costa ci sono delle temperature più primaverili, soprattutto di notte non si scende sotto lo zero.
A metà strada scegliamo un paesino con una pompa di gasolio meno cara delle altre, il prezzo dei carburanti sale ogni giorno da quando siamo entrati in Turchia.
Ci offre altre possibilità, dice due nomi di piatti che ancora non conosciamo e, anche se non abbiamo idea di cosa siano, gli diciamo di sì.
Arriviamo alla laguna di Mavi che è tardo pomeriggio e notiamo subito come la zona sia molto sfruttata per il turismo: il posto brulica di hotel, costruzioni, appartamenti, locali e per la prima volta vediamo moltissimi cartelli con scritte in inglese. La natura esuberante di questa costa è stata un po' sopraffatta dall’attività umana e questo, unito al fatto che tutti i parcheggi sono a pagamento, lo rende un posto poco ospitale per i camper.
Ad ogni modo troviamo un parcheggio vicino al depuratore d'acqua, ci sono già altri camper e decidiamo di dare una possibilità a questa cittadina che visiteremo domani.
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