Oggi vi racconto la traversata per Cipro della notte appena passata. Arriviamo al porto all'orario indicato ovvero le 21:00.
Seguiamo le indicazioni del personale che ci mette in coda dentro al porto. Fortunatamente avevamo già delle indicazioni di viaggiatori che l'hanno fatto da poco e abbiamo già una vaga idea che ci sono almeno 5 passaggi sia qui per l'imbarco, sia a Cipro per sbarcare.
Infatti man mano che procediamo ci fanno un controllo del camper, guardando che non ci sia altra gente dentro, poi mi fanno scendere perché il proprietario deve passare un altro controllo da solo col mezzo. Io entro da sola in una stanza piena di turchi che si distribuiscono in due code disordinate e continuano a cambiare di posto mentre alcuni ufficiali gridano qualcosa e loro cambiano ancora fila.
Ovviamente non capisco nulla e rimango nella mia coda, aspettando Maury che arriva da un'altra entrata dopo aver parcheggiato Bruto.
Facciamo il controllo e ci viene apposto il timbro di uscita, poi andiamo allo sportello dell'esportazione dei veicoli, dove ci viene fatto uno scarabocchio sul biglietto. Chiediamo se non ci sia un foglio di ricevuta e ci fanno segno di andare con la mano.
Poi raggiungiamo il camper e ci mettiamo in attesa che ci chiamino.
Per caricare la nave iniziano alle 23:30 ovvero all'ora in cui dovremmo partire. Fanno entrare dei passeggeri a piedi e poi i tir. Decine di tir. Centinaia di tir.
Sembrano non finire mai, sbucano dal parcheggio del porto ma arrivano anche da fuori. Poi è la volta dei camion più piccoli, noi siamo gli ultimi ed entriamo verso le 2 di notte dopo esserci quasi addormentati.
Troviamo per miracolo un posto dove sederci, poiché ormai tutti sono entrati da ore e si sono sistemati anche sdraiati occupando intere file da 6 posti. Le poltrone sono rigide e scomode, ci addormentiamo solo dopo la partenza, verso le 3 e mezza, sonnecchiando a momenti alterni. La cosa positiva è che il mare è un olio stanotte.
Attracchiamo a cipro alle 9 di mattina... no un momento, dobbiamo tirare indietro l'ora, sono le 8 in realtà, ma abbiamo navigato 6 ore.
Lo sbarco è più veloce, in un ora siamo in viaggio per una nuova avventura, dopo aver fatto un altro controllo passaporti, pagato una tassa di esportazione del mezzo e un'assicurazione RCA per la zona nord dell'isola, che è di minimo 1 mese anche se volete stare meno, ed infine compilato un formulario di esportazione del mezzo.
Ricordiamoci che qui si guida a sinistra, e partiamo verso la prima spiaggia nord che ho individuato sulla mappa. Non abbiamo internet perché non è più Turchia ma non è nemmeno Europa.
Dopo aver fatto un minimo di spesa e scoperto che tutti parlano inglese, vediamo che ci sono turisti inglesi ovunque, non sappiamo se vivono qui o se siano vacanzieri, ma girano con dei quad enormi targati Cipro.
Lungo la strada nord si susseguono grandi strutture in costruzione che annunciano "luxury" oppure "villas" oppure "seaview" e altre parole da sogno come tramonti, quiete, benessere, ma anche casino'.
I paesini qui si contano sulle dita di una mano ma in compenso vediamo moltissime zone residenziali tipo villette a schiera o complessi residenziali privati.
Ad occhio e croce non sembra un posto pericoloso come annunciatoci dalla signora dell'ambasciata di Ankara che, seguendo pedestremente quanto dice la Farnesina, ci disse al telefono che non è una zona consigliata, che non è da visitare, suggerendoci di andare direttamente nella parte sud dell'isola.
E ora che siamo qui, non fosse altro che per sfatare o confermare questa informazione, noi vogliamo andare a vederlo coi nostri occhi.
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