Antalya in campeggio












Giorno 1

Buon San Valentino cari Bruti! Noi ci mettiamo subito all'opera per verificare come sta Bruto dopo 2 giorni di pioggia e grandine.

Stamattina non piove e mi sento abbastanza ginnica da salire sul tetto a controllare i pannelli solari.
Salgo utilizzando la scaletta posteriore, che non si può aprire quando ci sono le biciclette agganciate, ecco perché mi vedete fare una perfetta spaccata tra il paraurti e i pioli! Per fortuna tutto bene da qui in cima, solo un po' di sabbia e salsedine, ma tanto mica è finito il brutto tempo.

Togliamo i cunei e partiamo per proseguire verso Antalya, fermandoci lungo il tragitto per fare spesa e commissioni varie. Il parmigiano proprio non si trova, se venite in Turchia portatevene una bella scorta.

Antalya ci accoglie con palazzi di 8 piani e larghe strade abbastanza trafficate, qualche colpo di clacson e un cielo grigio che ci regala ancora qualche goccia di pioggia.

Per visitare questa città abbiamo scelto un campeggio, una zona sorvegliata è utile nelle grandi città, soprattutto se costa solo 9€ al giorno.

L'ultimo campeggio era stato ad Istanbul 5 settimane fa, in questo periodo ho lavato qualche maglia a mano, ma ora non vi nego che la lavatrice a disposizione di quest'area sosta è una manna dal cielo.

Informazione per chi sta organizzando un viaggio qui: le lavanderie esistono, di solito chiedono circa 9 o 10€ per una lavatrice. Non esistono invece quelle self-service.

Quindi avete già capito come passo questo pomeriggio.

Giorno 2

Ieri sera era San Valentino, a sorpresa Maury ha deciso di portarmi a cena fuori, sono mesi che non mangiamo sushi che è uno dei nostri piatti preferiti e coincidendo questa festività con il nostro arrivo ad Antalya, città molto turistica dove si può trovare cucina di ogni genere, ho accettato pensando che effettivamente non poteva esserci scelta migliore.

Siamo andati a piedi, c'è un ristorante qui vicino al campeggio, non siamo in centro ma c'è veramente di tutto; capisco come mai molti europei passano qui l'inverno, la comodità dei servizi è palese.

Tanto che oggi anche noi diventiamo parte di questo equilibrio cittadino e ci dirigiamo alla fermata dell'autobus pronti per una giornata di commissioni fatta tutta coi mezzi pubblici.

Senza nessun problema riusciamo ad andare a fare diverse commissioni, a comprare i filtri per fare il cambio olio tra pochi chilometri, in un negozio sportivo per degli acquisti per Maury, in un centro commerciale, a fare un po' di spesa e ultimo ma non poco importante, finalmente coroniamo il progetto a cui stiamo lavorando da settimane.

Sicuramente vi ricordate che vi avevo accennato di questo progetto ma non ne avevo ancora parlato.

Adesso che sto scrivendo siamo quasi arrivati a 10.000 followers ma quando lo leggerete saprete già tutto.
Quindi per riepilogare, a questo importante traguardo abbiamo deciso di aprire il nostro negozio online di magliette ed accessori con il logo di Bruto e, per essere pronti a mostrarvelo in una diretta, dobbiamo farci stampare un paio di magliette qui ad Antalya, poiché la spedizione dal sito ufficiale non arriverebbe in tempo.

Il ragazzo lavora in un negozio in un piano seminterrato, ha una enorme stampante Epson, come quelle di casa ma grande quanto una stanza. Qualche maglietta appesa intorno alla stanza fa bella mostra di ciò che può fare e lui si mette subito all'opera con la nostra chiavetta USB per allineare i loghi a due magliette nere di ottimo cotone.

Dopo qualche ora in cui giriamo per la città con vari autobus, le maglie sono pronte ed andiamo a ritirarle. Vedere il nostro lavoro finalmente concretizzato è emozionante e ci rende orgogliosi, speriamo piacciano anche a voi!

Per tornare al discorso dei mezzi pubblici, gli autobus cittadini sono molti, passano veramente spesso, le destinazioni delle varie tratte le abbiamo controllate con google maps, e il biglietto si paga direttamente all'entrata del mezzo, 18 lire con carta di credito.

Abbiamo anche preso un taxi con l'app Bitaksi, che funziona esattamente come Uber.

Domani comunque faremo un altro esperimento, andremo in centro con le nostre biciclette, cosa che ormai facciamo sempre nelle grandi città, poi vedremo quale capitale è più "biciclettabile".

Giorno 3

Qui nel campeggio stiamo dormendo benissimo, non ci sono rumori e ci stiamo veramente ricaricando. Oggi si scaricano le nostre bici e come anticipato ieri, si va a visitare Antalya, cittadina famosa per essere molto turistica e con clima mite, ma anche per essere stata parte dell'impero romano; eh sì, siamo alla fine del Mediterraneo e le conquiste erano arrivate ben lontane se ci pensate.

Troviamo subito una ciclabile lungomare che costeggia la spiaggia di Koonyalti, la più grande in zona, praticamente l'unica, perché il centro della città si sviluppa su una scogliera e comprende il vecchio porto incastonato tra alte pareti rocciose su entrambi i lati.

Oggi c'è il sole ed è piacevole pedalare guardando il mare alla nostra destra e il grande giardino pubblico sulla sinistra. Ci sono molti locali ancora chiusi, tante persone che fanno sport, ragazzi con i pattini, qualcuno già in spiaggia con sedie e tavoli, pronti per il picnic.

Arrivati vicino al centro la strada sale con due curve a gomito e da qui in poi non c'è più la ciclabile, ma noi facciamo come tutti gli altri, pedaliamo sui binari del tram, tanto capiamo che è in manutenzione e non passerà.

Il centro storico ha un bazaar non molto grande, ma caratteristico poiché ha dei negozi a due piani con degli antichi balconi di legno. Visitiamo poi i punti principali della zona, ma con la bici siamo veloci ed abbiamo tempo anche per perderci in vie minori, senza meta e senza pensarci troppo, siamo liberi di scoprire qualsiasi angolo ci incuriosisca.

Ovviamente abbiamo anche il tempo di mangiare un piatto di kebab in una via pedonale molto trafficata, guardando la gente che ci passeggia di fianco, ascoltando voci in varie lingue e scoprendoci turisti in mezzo ai turisti.

Non ci sono quasi turchi eccezion fatta per i proprietari dei vari negozi. Diciamo che non ci facciamo scappare la possibilità di visitare le città più grandi e famose, ma non è quello che preferiamo fare, infatti ora approfitteremo ancora un po' del campeggio per fare alcuni lavoretti, ma non vediamo l'ora di ripartire perché ci aspetta un grande cambio in questa avventura.

 

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