Si riparte da Side attraversando una zona dove è palese l'influenza del turismo occidentale o forse più quello russo; si susseguono enormi hotel, il 5 stelle è il minimo, tutto ha la dicitura "lusso" o "boutique", ogni struttura ha un parco acquatico con scivoli degni di un acquapark, d'altronde siamo ancora nella zona chiamata "Riviera turchese" fino alla città di Alanya.
Le spiagge non sono molte e sono tutte appannaggio di questi grandi alberghi, non abbiamo molti posti dove poterci fermare col camper e, come a Side, molte spiagge hanno introdotto il divieto di pernottamento in libera.
Fino a stanotte ci è andata bene ma oggi vogliamo uscire da questa zona, che tra l'altro ha prezzi molto cari anche per il diesel, che è arrivato a quasi 46 lire, contro le 35 di quando siamo entrati al nord della Turchia.
Alanya avrebbe un bel castello da visitare, ma con teleferica obbligatoria e biglietti salati, inoltre non vediamo posti dove poter dormire e Maury ha voglia di guidare, quindi proseguiamo.
Dopo questa cittadina il panorama cambia, si alternano immense piantagioni di banane e strade montuose, piuttosto tortuose e con pendenza minima del 10%, a volte nemmeno segnalata.
Lungo queste curve tortuose fanno bella mostra dei banchetti di legno con grandi caschi di banane appese, ogni contadino porta sulla strada ciò che raccoglie nei campi e nelle serre costruite ad hoc con terrazzamenti quasi verticali su queste pareti scoscese.
Sono talmente verticali che ad un certo punto ci troviamo fermi in coda, nessuno arriva nemmeno dall'altro lato, capiamo che la strada davanti a noi è chiusa in qualche punto.
La gente come al solito quando si sta fermi in coda, scende ed approfitta per farsi delle foto con questa vista panoramica sul mare, oppure per chiacchierare con altri automobilisti.
Quando ci sorpassa una ruspa, unico mezzo a cui è consentito passare, capiamo che c`è stata una frana e quando ci lasciano proseguire dopo qualche decina di minuti, vediamo una parete sulla sinistra completamente franata, che ha schiacciato e divelto il guardrail alla nostra destra.
Sono stati talmente veloci a ripulire che abbiamo il dubbio che sia una cosa frequente.
Infine raggiungiamo la località scelta per oggi, una lunga spiaggia a mezzaluna ai piedi delle rovine di Anemurium che vedremo domani.
Per strada avevamo incrociato un altro Hymer degli anni '90 con targa spagnola e ci eravamo sbracciati per salutarlo, ed improvvisamente ecco che si affianca a Bruto in questo parcheggio.
Appena scendono i proprietari li riconosciamo, sono una coppia di inglesi che seguiamo su Instagram e ci mettiamo a chiacchierare lì all'aperto, posto che c'è una temperatura davvero gradevole oggi pomeriggio.
Ci accorgiamo che passa il tempo solo perché sta facendo buio, così ci ritiriamo tutti per cena ma riprendiamo la chiacchierata "a casa nostra" passando una piacevole serata in loro compagnia.
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