Giorno 1
Proseguiamo l'esplorazione della provincia di Izmir spostandoci più a ovest; siamo sempre sul mar Egeo, ma scegliamo una cittadina che si chiama Urla, della quale sappiamo che è una zona un po' VIP in estate. Sembra che ci siano parecchie calette rocciose con acque turchesi e sebbene non sia per niente periodo per un bagno, almeno avremo una bella vista e scorci panoramici degni di nota. Arriviamo a mezzogiorno in una strada chiusa a pochi metri dalle spiagge, il sole oggi splende ed è una giornata quasi primaverile, ma oggi dobbiamo lavorare quindi è escluso che possiamo uscire e goderci il panorama, lasciamo il piacere per domani.
Oggi il dovere: per prima cosa decidiamo di girare una CampeRicetta, faremo una lasagna a modo nostro, rubando l'idea dell'impasto da una ricetta trentina che ci hanno proposto gli amici Cristian e Barbara un paio di giorni fa.
Oggi è mercoledì e dopo cena abbiamo la premiere YouTube, quindi oggi la giornata finisce chiacchierando in diretta con quasi 300 di voi! Sarà poco per qualcuno, ma per noi è tantissimo e siamo entusiasti di questo condominio che ci segue.
Giorno 2
Questa mattina sono operativa: dopo la colazione faccio le pulizie di casa, lo so che è poca cosa, pero' la zona della moquette è odiosa.
Oggi è anche "giornata lavatrice", ho varie magliette da lavare, sono tutte a manica lunga perché fa freddo, quindi il compito è un po' più gravoso che d'estate, quando le t-shirt si sciacquano e asciugano in mezz'ora.
Nel frattempo Maury lavora al prossimo video.
Aspettiamo le ore più' calde della giornata per uscire, quindi dopo pranzo scarichiamo le biciclette dal retro del camper e partiamo per un breve giro lungomare. Ci imbattiamo in mille gatti sonnecchianti lungo questa strada costiera che arriva al porticciolo di Urla, nella zona vecchia che, quando fu fondata dai greci si chiamava Clazimene.
Di questa vecchia civiltà è rimasto un antico mulino a pressa per l'olio d'oliva, ristrutturato ad arte e con ingresso gratuito; mentre il cielo si fa plumbeo andiamo a visitarlo, poi torniamo verso il porto e ci fermiamo in una piazzetta con tavolini di legno che hanno subito parecchie angherie meteorologiche, ma una volta dovevano essere bianchi e blu e beviamo un "cai" lì all'aperto, quasi facendo finta di essere local, tanto qui in questa zona nessuno porta il velo o si copre i capelli.
Giorno 3
Ci risvegliamo con un clima migliore di ieri ma è ancora nuvoloso, pero' questo non ci scoraggia nella missione del giorno.
Riusciamo a fare una passeggiata nel centro storico pedonale, pieno di locali di lusso e costruzioni moderne, ma solo dopo aver girato mezza città senza sapere dove fermarci.
Ci troviamo anche in un quartiere collinare, silenzioso e deserto, dove nessuna strada è ad angolo retto e non si capisce come uscirne. Ad un tratto c'è un marciapiede libero con una sola auto, e proviamo a metterci in coda a questa, ma all'improvviso esce una signora sul balcone di fronte, gridando qualcosa in turco. Io le sorrido e le parlo in italiano, tanto so che non ci capiremo mai, ma io ho intuito cosa vuole farmi sapere; infatti facendo manovra compare una ragazza che si piazza nel posto libero con una sedia.
Bene, messaggio recepito.
Giorno 4
Ieri sera ci siamo mossi verso la provincia di Cesme, che si trova ancora più a est, quasi di fronte alle isole di Chios Lesbos e Samos.
Qui devo dire la verità, non abbiamo l'impressione di essere benvenuti, la zona è troppo europea, troppo lussuosa, troppi hotel e troppe proprietà recintate, anche dove dovrebbero esserci spiagge o prati è tutto in costruzione. Ne va di conseguenza che ci sono pochi posti auto e se lo "rubi" a qualcuno che è abituato a mettersi lì, ti senti incenerire con gli sguardi. Ci sono anche molte ville davvero enormi, con palme e vetrate gigantesche, giardini e guardie all'ingresso. Anche le case tipiche con le vetrate alla turca come spiegavo qualche giorno fa, non ci sono più.
Per trovare un posticino dove non dare fastidio ci avventuriamo in una strada sterrata che ci porta in un vero paradiso in mezzo alla natura.
Alle 15 di colpo Maury mi propone di proseguire verso sud. Non ha più voglia di lavorare al computer e qui è prevista pioggia... ancora?!
Infatti attraversiamo una zona collinare piena di pini e poi una grande pianura un po' paludosa, scegliendo il nostro spot lungo la costa, su una enorme spiaggia di sabbia dove ci sono decine di macchine parcheggiate a pescare ed è ormai l'ora del tramonto.
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