Troia



Siamo a Canakkale da domenica e oggi è già giovedì,

Mi sveglia come sempre il muezzin con la chiamata alla preghiera delle 6,45.

In qualsiasi posto abbiamo dormito qui in Turchia  abbiamo sempre avuto una moschea vicino, d'altra parte ce ne sono tantissime e i megafoni vi assicuro che funzionano bene per far sentire la chiamata alla preghiera, tanto che a volte se ne sentono anche un paio sovrapposte.
E' diverso dall'adhan del Marocco, al quale mi ero abituata, questo è molto piu' melodico e cantato, ma spesso è cantato proprio a squarciagola, anche stonando in tutti quei giri e vocalizzi che si sentono alla fine di ogni parola.
In Marocco era a volte quasi solo parlato, fatto da una vocale lunga e continua che pareva assomigliare ad un motorino sulla superstrada.

Comunque, Paese che vai, usanza che trovi, e ci abituiamo anche a questo.

Dopo l'ultima colazione coi biscotti, perché da domani abbiamo deciso che si torna alla nostra abitudine spagnola di pane e pomodoro, prepariamo Bruto alla partenza: si ritira tutto negli armadietti, si chiudono le ante, si toglie l'antenna Wi-Fi da fuori, si puliscono i vetri e si mette in moto aspettando che questo vecchietto si scaldi per bene prima di dare gas.

Andiamo verso l'antico insediamento di Troia, passando per un supermercato enorme dove finalmente troviamo anche il parmigiano grazie ad un commesso che parla un po' di inglese.
Altro stop ad un benzinaio per riempire la tanica del cinebasto di "motorin", nome turco del gasolio, visto che negli ultimi 4 giorni è stato acceso quasi no stop.

La cittadina sviluppatasi intorno alle antiche rovine è deserta eccezion fatta per tre anziani seduti a un tavolino a giocare a carte.

Parcheggiamo dove finisce la strada ed inizia il sito archeologico, scoprendo che l'ingresso costa 20€ a testa, per vedere le solite pietre, come dice sempre Maury.
Inoltre fa freddo, c'è ancora neve in giro visto che ha smesso di nevicare solo ieri sera, e l'aria gelida non invoglia ad una passeggiata, quindi utilizziamo lo spot trovato per pranzare con alcune verdure ripiene tipiche turche, acquistate poc'anzi, poi visitiamo la piazza centrale che è un semicerchio circondato da statue con vista sulla pianura sottostante e infine riprendiamo la statale che va verso sud.

Ho individuato un paesino tipico montano che vorrei visitare domani, quindi cerchiamo uno spot dove parcheggiare non troppo lontano da lì, ma è davvero troppo piccolo e con strade impervie, non ci potremmo livellare neanche coi cunei per camion, perciò finiamo lungomare vicino a dei ristoranti che, a giudicare dal grado di deterioramento, apriranno solo per la stagione estiva.

Finiamo il pomeriggio come sempre, lavorando un po' al computer e pianificando l'escursione di domani.

Intanto il sole tramonta dietro ad alcune nuvole nerissime ed è subito notte.



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