Pergamo detta Bergama


Oggi vi raccontiamo di un'antica città nata sulle alture di Pergamo.

Oggigiorno detta anche Bergama.

Siamo venuti qui per visitare la sua acropoli che è patrimonio UNESCO e siamo parcheggiati proprio ai suoi piedi.

Anche oggi ci svegliamo a zero gradi, l'ondata di freddo iniziata con la neve di qualche giorno fa non è ancora passata. Così attendiamo le ore più calde per uscire e visitare ciò che ci circonda, iniziando verso mezzogiorno con l'esplorazione di una grande basilica in rovina che confina proprio col nostro parcheggio.

Consiste in un edificio cilindrico e varie mura diroccate ma molto alte, tutto in laterizio di colore rosso, perciò mandiamo il drone per una visuale aerea, pero' l'operazione dura poco perché iniziamo a sentire varie grida provenire dalla recinzione: ci sono diverse persone che si sbracciano, all'inizio non abbiamo pensato che ce l'avessero con noi, ma quando hanno iniziato ad usare il fischietto abbiamo capito che stavamo facendo qualcosa di non consentito.

O per lo meno che loro non volevano che facessimo.
Quindi con un cenno ci scusiamo e facciamo atterrare il drone.

Pazienza, allora andiamo a visitare questa famosa acropoli, sulla quale si può salire in teleferica o per una strada carrabile. Scegliamo la seconda ipotesi dato il prezzo esorbitante della corsa in funivia, ma scopriamo che alcuni cartelli vietano il transito ai mezzi più alti di 3 metri e per non rischiare torniamo al parcheggio iniziale.

A piedi è troppo lungo, in bici è troppo ripido, "taksi" come si dice qui non ne vediamo e qui l'app non funziona. Stiamo quasi per desistere quando finalmente passa un taxi che, anche se fuori servizio, ci porta su per 3€.
Passando per vari negozi di souvenir entriamo nel complesso archeologico e trascorriamo varie ore ad esplorare i resti romani e greci, d'altra parte è una giornata serena e il sole del primo pomeriggio ha portato la temperatura a circa 8 gradi.

Camminare è comunque il modo più efficace per scaldarsi!

Per scendere dall'acropoli ovviamente non c'è nessun servizio pubblico, ne' pullman, ne' taxi e Maury ha una idea geniale: prendiamo la funivia senza biglietto!

Entriamo nella struttura ed entriamo nella prima cabina, non c'è anima viva nei paraggi e quando si chiude la porta mi sento sollevata.
All'arrivo stessa cosa, quindi mi sono preoccupata per nulla? Magari era compresa...

Bruto ci aspetta al solito parcheggio, ben orientato verso sud con le batterie cariche, pronto per partire verso nuove avventure.

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