Litigi e sorprese





E' stata una notte tranquilla, anche se fino a una cert'ora sfrecciavano varie auto a tutta velocità di fianco al nostro camper, inclusa una volante della "trafik polis" che pero' non è sembrata per nulla interessata a noi.

Questa mattina è di nuovo nuvoloso e con una temperatura prossima allo zero, i piani fatti ieri che includevano andare a passeggiare in un paesino in montagna vacillano, ci stiamo chiedendo se non sia più saggio guidare già fino alle rovine di Pergamo: sarebbero 3 ore in cui eviteremmo di stare al freddo e caricheremmo le batterie viaggiando.

Poi dopo un'accesa discussione si decide, o forse io decido, di andare lo stesso nonostante il freddo e la possibilità di incastrarci col camper, a visitare Yesilyurt che dista solo 4 chilometri. Arriviamo in cima al promontorio facendo una salita che mi fa temere di perdere le biciclette ma per fortuna troviamo anche un parcheggio per Bruto all'ingresso del piccolo paese e, indossate 2 giacche a testa con guanti inclusi, ci incamminiamo su per una strada ciottolata di pietre grosse e irregolari.

Si apre davanti a noi la visuale di questo gioiellino montano, di casette basse con molte finestre, tutto costruito con pietra color del tufo e legno, un'architettura antica e accogliente, ma anche molto moderna e calda.

Accompagnati da due cani randagi arriviamo alla piazza principale dove svetta il minareto di una singolare moschea anch'essa di questo color giallognolo, a lato del quale c'è l'unico negozio aperto del paese.
E' un uomo il proprietario, il quale inizia a chiamarci in turco, speranzoso di effettuare forse l'unica vendita della giornata; vende frutta secca tra le altre cose, e appena ci avviciniamo inizia ad aprire vari sacchetti per farci assaggiare mandorle e pistacchi.

Abbiamo 200 lire in tasca e gli compriamo un bel sacchetto di nocciole, pensando già alla prossima CampeRicetta, d'altra parte si dice che la Ferrero compri proprio in Turchia le nocciole poiché  pare non bastino quelle del Piemonte per produrre tutta la Nutella del mondo.

Speriamo siano buone.

Lungo queste stradine piene di charme notiamo un bar specializzato in "cai" ed entriamo lasciandoci consigliare due tè alla salvia ed hibiscus, che ci vengono serviti con uno spettacolare bouquet di coloratissimi fiori freschi e biscotti alle mandorle con gocce di cioccolato.

Ripartiamo salutando i nostri amici a quattro zampe che ci stanno ancora seguendo e quando ci fermiamo per il pranzo abbiamo un'altra sorpresa: questo piccolo prato che abbiamo scelto ospita due cavalli liberi.

Anche se Bruto li spaventa facendoli spostare, dopo pranzo tornano a brucare l'erba vicino a noi e io vado a farmi perdonare del disturbo portandogli la parte dura del broccolo che abbiamo appena bollito.

Passiamo più tardi nel primo locale aperto per prendere un altro tè e qui arriva l'ennesima sorpresa.

Il locale è molto grande, moderno e tutto apparecchiato con piatti e bicchieri; intimoriti chiediamo se si possa avere solo un tè, ma loro senza problemi ci fanno accomodare dove preferiamo noi, portandoci subito le bevande calde.

Ci spiegano con un mix di lingue, che stasera qui si farà musica dal vivo, ci sono 300 persone che mangeranno a buffet e quasi quasi stiamo pensando di fermarci anche noi, poi ci rendiamo conto che qui si fuma dentro, e l'idea di 300 persone che fumano ai tavoli in un ambiente chiuso ci fa desistere immediatamente. Quando ci alziamo per andare via, tutti i camerieri ci salutano con grandi arrivederci o bye-bye e noi diciamo che prima dobbiamo pagare, ma vari di loro si girano dicendoci: no no, a posto così, ve lo offriamo!

Iniziamo ad accumulare vari episodi di autentica gentilezza che ci stanno facendo veramente apprezzare questo inizio in Turchia.

Per cena finiamo in un piccolo ristorantino di pesce, prova obbligatoria poiché non abbiamo ancora mangiato pesce qui in Turchia,  speriamo non vada male come in Albania.

E' un piccolo corridoio con 6 tavoli sulla sinistra e la cucina nascosta in fondo dietro una tenda di plastica. Il menù è solo in turco, ma hanno la Wi-Fi quindi lo traduciamo senza problemi, senza contare che alcuni prodotti ittici hanno lo stesso nome in Grecia, facile facile.
Con meno di 20€ mangiamo per 3 persone normali, lo specifico visto che noi non lo siamo!
Anche qui ci viene offerto il classico tè a fine pasto.

Ma per dormire torniamo al parcheggio del pomeriggio, quello coi cavalli, solo che ora è buio pesto, non si vede nulla.

In compenso la musica promessa prima dal localino sul mare, quella sì che si sente... e ora vediamo a che ora si potrá dormire.




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