Izmir e i fondi del caffè






Questa mattina ripartiamo. Dopo qualche giorno fermi a Foca ad attendere il passaggio del forte vento ci muoviamo verso Izmir, dopo aver obbligatoriamente lavato tutti i vetri di Bruto, che erano ricoperti di sabbia.

C'è un bel cielo terso e poco vento, la temperatura è ancora bassa ma almeno il sole ci cambia l'umore.

Passiamo da una statale che percorre una verdissima pianura, un po' paludosa ma piena di nuove costruzioni e cittadine appena costruite.

Arriviamo al parcheggio individuato per questa tappa che è in pieno centro, lungomare, comodo per visitare la città e a pagamento.

Decidiamo di incamminarci senza biciclette visto che la zona da esplorare è a poche centinaia di metri.
Attraversiamo un ponticello davanti al porto e subito siamo nella piazza della Torre dell'Orologio, un bello spazio soleggiato con anche una piccola moschea alle spalle e molta gente che si ritrova tra questi monumenti ed il parco che c'è qui accanto.

Tra piccole strade e moltissimi pedoni, arriviamo alla zona del bazar che si rivela veramente suggestivo, e ci perdiamo tra negozi, bar e banchetti colorati. Credo di non aver mai visto tanti negozi così autentici, con cose mai viste prima, il creatore di caramelle artigianali, quello che arrotola rocchetti di spago, il venditore di sottaceti, banchi di spezie mai viste... inoltre incontriamo di nuovo i nostri amici Cristian e Barbara, con i quali ci capita di vivere una strana esperienza, quando un signore ci invita a prendere da bere nel suo negozio e ci legge i fondi del caffè!

Inizia parlando del lavoro, lui crea capi in feltro, e indovina subito il lavoro di Barbara.

Poi ci incuriosisce dicendo che sta vivendo una seconda vita, dopo aver cambiato lavoro e noi, che ci rispecchiamo in queste parole, veniamo catturati dalle sue filosofie e finiamo seduti nel suo laboratorio a chiacchierare.
Insomma... un intero pomeriggio pieno di esperienze indimenticabili.

Torniamo al camper che ormai il sole è tramontato ed inizia di nuovo a fare molto freddo, per cui decidiamo di passare un'altra serata in compagnia, ordinando la cena a domicilio, come piace fare a me in ogni Paese, scoprendo dove ordinare online del cibo ed inserendo come indirizzo la posizione del camper, dettaglio per il corriere: "karavan".

Abbiamo ordinato degli ottimi "lahmacun" ovvero la pizza turca in versione sottile e rotonda, che ci viene consegnata direttamente su Bruto da un ragazzo in motorino molto sorridente.

Direi che questa giornata è stata memorabile, possiamo andare a dormire soddisfatti.

 

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