È con grande emozione che varchiamo il confine di stato, anche se stiamo percorrendo strade che un tempo erano italiane e comunque siamo sempre in Europa.
La magia di iniziare qualcosa di nuovo, avere un progetto, soprattutto un tipo di progetto di vita che non è nemmeno ben definito, è davvero una boccata d’aria fresca per noi.
Ci troviamo in mezzo a castani e pini, con Bruto che serpeggia in questo panorama verdissimo seguendo la statale che ci porta un po’ più a est e un po’ più a sud.
L’aria del mattino è abbastanza fresca ma sappiamo che a breve farà caldo, complice l’ondata di caldo che in questo inizio ottobre sta investendo la zona.
Un po’ di tristezza di instilla in noi mentre respiriamo l’aria montana della Slovenia dai finestrini aperti, sapendo che purtroppo, per il momento, salteremo questo paese, così come molti altri nei Balcani.
Ma abbiamo dovuto fare una scelta e alla fine trovarci al freddo in Ungheria o Romania a dicembre non è fattibile con la coibentazione del nostro Bruto.
La decisione di fare questa strada si è concretizzata solo ieri, all’ultimo minuto abbiamo deciso tra le varie possibilità che ci eravamo prefissati, in base alle previsioni meteo e a questioni politiche.
Quindi iniziamo a guidare con un misto di emozioni tra gioia e sollievo ma ancora dubbi e incertezze: avremo scelto bene? Abbiamo tutto quello che ci serve per stare via anni? Ce la faremo anche nei mesi invernali?
Ci piaceranno questi nuovi posti?
Poi i dubbi si dissolvono curva dopo curva, con la certezza che insieme possiamo andare ovunque.
Anche nel deserto senza aria condizionata, ma questa era un’altra storia.
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