Miraggi









L’ho capito adesso cosa vuol dire miraggio. 
Adesso in questo momento proprio mentre percorriamo la N12, la nazionale più a sud prima del fiume Draa.
O perlomeno prima del suo letto.
Non l’ho ancora mai visto questo famigerato fiume, qui è tutto secco, la terra riarsa ha un colore ocra sbiadito, è tutto polveroso.
Siamo usciti da Guelmim, con la sua grande porta del colore del deserto, cittadina che all’andata non ci aveva particolarmente sorpreso, ma che a questo secondo passaggio ci è sembrata molto vivibile, con gente amichevole, innumerevoli attività in fermento nella calda mattinata di un normale lunedì.
Viaggiamo verso nord-est alla solita velocità di 70km/h, l’aria è rovente e irrespirabile dal gran caldo, siamo oltre i 43 gradi e l’umidità è il 7%: significa che quando inspirate dal naso, vi si secca anche lo stomaco!
Nel camper si sta bene solo di notte, oppure viaggiando. Fermarsi è impensabile, senza il vento che entra dai finestrini in marcia la temperatura sale immediatamente, facendoci sentire come rape al forno.
Perché ho detto rape?! E chi lo sa… ormai non ragioniamo più.
Diventa difficile anche fare video, siamo sudati, abbiamo la pressione bassa, parliamo lentamente, cerchiamo disperatamente un albero che ci faccia ombra.
La più grande oasi è dentro al canyon formato dal fiume Draa, ci fermiamo a guardarla dall’alto, bella e irraggiungibile come un miraggio.
Guardiamo ovunque ma non c’è nulla più di qualche cespuglio, allora ripieghiamo su soluzioni fantasiose, tipo cercare l’ombra dei minareti.
Ma il sole è talmente verticale che di ombra… non c’è nemmeno l’ombra!
Ogni 100 chilometri circa, vediamo i piccoli paesi nati intorno ai fiumi sotterranei, individuabili facilmente per la presenza di palmeti.
Peccato che ogni paese ha delimitato queste palme con dei muretti, quindi di andarci sotto come a Tighmert non se ne parla.
Perciò vi dico, ecco cosa sono per noi i miraggi, vedere il verde degli alberi che si staglia contro il giallo della sabbia avvicinarsi, scorgere le foglie e quasi sentirne l’ombra e non poterne usufruire… è proprio la migliore spiegazione di questa parola.

Proseguiamo seguendo un camion che trasporta una quantità esagerata di fieno, e vediamo se dopo 4 miraggi, al prossimo troviamo un posto dove fermarci.

Commenti

  1. Dev'essere veramente dura....vabbe' va' mi avete fatto venire caldo ...ora mi faccio fuori un paio di ghiaccioli ahahahah....(Danielzx ts)

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