Aaaaallaaaaah akbar …
Dagli altoparlanti della moschea di Asilah esce il tipico canto islamico
Il muezzin insiste su tutte le vocali trasformando queste brevi parole in un canto che richiama i fedeli e non; infatti sono le 6:30 del mattino ed è ancora buio ma siamo già svegli.
Ieri siamo arrivati qui davanti alle mura di questa cittadina di pescatori e ci siamo fermati in un parcheggio custodito.
Prediligiamo stare da soli e lontano da altri camper, o per lo meno non in una lisca di pesce obbligata, in cui i vicini, volendo, possono arrivare a vedere che libro leggi.
Però la nostra priorità di ieri era poter fare qualche lavoro in tranquillità e per svuotare il gavone ed allestire con cavalletti una segheria improvvisata, non ci sembrava opportuno metterci su una scogliera.
Mentre mi crogiolo nel letto, al caldo temperato del piumino d’oca, faccio un recap dei primi giorni in Marocco.
Tangeri è stata una scoperta, oltre alla zona vecchia ed il mercato, che mi immaginavo esattamente così, ho trovato anche viali enormi, asfalto nuovo, lampioni moderni, parchi curati, palazzi degni di una metropoli in sviluppo e quartieri con nuove ville bianche tra palme appena piantate che ti fanno pensare di essere approdato a Beverly Hills.
Cani e gatti randagi vivono liberi ovunque, è come se fossero della comunità, chiunque gli dà da mangiare o gli fa una carezza, però chiaramente nessuno si occupa delle loro condizioni di salute.
Il culmine dei contrasti è stata una serata passata in un bar pieno di alcolici, con musica a decibel quasi dolorosi per le orecchie, dove fumare era consentito e il menù prevedeva anche salame e prosciutto.
Dalle verdissime colline della zona nord e ovest, abbiamo iniziato a scendere verso sud, attraversando una vasta pianura con pascoli e spiagge lagunose.
Lungo la strada abbiamo preso per 5 dírham il caffè dal baule di un’auto allestito come un bar, con una macchina da espresso italiana.
L’uomo mi ha fatto un caffè latte con una schiuma degna di un cappuccino e poi l’ha tolta sorridendomi, probabilmente pensava di farmi un favore.
Abitudini.
Adesso la preghiera è finita e io direi che mi rimetto a dormire ancora un po’.
Buonanotte.
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